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Cimo-Fesmed scrive al Comitato di Settore: “Grave ritardo, sia emanato l’atto di indirizzo Ccnl 2022-24"

Sindacato Redazione DottNet | 16/04/2024 16:48

Quici: “Siamo preoccupati perché da una simulazione sul rinnovo del contratto del comparto e della dirigenza emerge che il fabbisogno del triennio 2022/2024 è superiore ai 2,3 miliardi stanziati con la Finanziaria"

“Stante il grave ritardo nella successione dei contratti collettivi dell’Area Sanità e l’attuale ‘scopertura’ del triennio 2022/2024, che ormai volge al termine, questa Organizzazione Sindacale chiede formalmente di emanare l’atto di indirizzo sul rinnovo del Ccnl 2022-2024 Area Sanità, propedeutico all’avvio della trattativa in sede ARAN”. Lo si legge nella lettera che del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed (a cui aderiscono Anpo-Ascoti, Cimo, Cimop e Fesmed), ha inviato al presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Marco Alparone. Contestualmente la Cimo-Fesmed, firmataria del CCNL 2019-21, fa sapere di avere inviato all’Aran disdetta del vigente contratto di lavoro.

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“Siamo preoccupati – commenta il presidente dell’organizzazione sindacale, Guido Quici - dal fatto che, a seguito di una simulazione sul rinnovo del contratto del comparto e della dirigenza, il fabbisogno del triennio 2022/2024 è superiore ai 2.3 miliardi stanziati con la Legge Finanziaria 2024, senza considerare che nel finanziamento e ricompreso anche il Contratto di lavoro della medicina convenzionata”. “Inoltre – conclude Quici -, abbiamo sufficienti indizi che ci portano a ritenere che il rinnovo prossimo del contratto non inizierà prima del 2025”.

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